Monteprandone in festa per l’encomio solenne a Padre Stanislao Loffreda

di REDAZIONE –

MONTEPRANDONE – Nella giornata di domenica 16 febbraio, presso il convento di San Giacomo della Marca, è stato assegnato un encomio solenne a Padre Stanislao Loffreda dell’ordine francescano dei frati minori, e della custodia francescana di Terra Santa, archeologo e biblista, per le importanti scoperte sulla casa di San Pietro a Cafarnao. Il riconoscimento, voluto dal circolo culturale “Guardiamo al futuro” di Sarnano, in collaborazione con l’Università di Macerata, l’Università di Camerino e i Comuni di Sarnano e Monteprandone e coordinato da Romano Speca ex amministratore del Comune di Monteprandone, si inquadra nell’ambito del premio San Giacomo della Marca istituito ventidue anni fa.

Oltre a tanti cittadini presenti, alla cerimonia hanno preso parte Umberto Zamponi in rappresentanza del Circolo culturale “Guardiamo al futuro”,  il prof. Diego Poli dell’Università di Macerata, la dott.ssa Maria Franca Ghiandoni nipote dello storico Angiolino Ghiandoni (che ha conferito un riconoscimento ufficiale al prof. Diego Poli), a Carla Beci premiata nel 2004 vedova di Marco Beci morto nell’attentato di Nassirya il 12/11/2003, il generale medico dell’aeronautica militare Piervalerio Manfroni premiato nel 2008; il dott. Francesco Costantini Senesi già commissario prefettizio del Comune di Sarnano; i soci del Circolo culturale di Pergola; il sindaco di Monteprandone Sergio Loggi; il vice presidente della Banca del Piceno e presidente del Centro Studi San Giacomo Claudio Censori; l’ex presidente della Banca Picena Truentina premiato nel 2009 cav. Gino Gasparretti; lo storico locale e presidente onorario della Proloco Monteprandone prof. Saturnino Loggi; padre Ferdinando Campana Ministro provinciale dei frati minori; i rappresentanti del Comitato San Giacomo della Marca che hanno organizzato l’accoglienza.

Commosso Padre Loffreda, ha ringraziato tutti dopo aver ricevuto una pergamena riportante le seguenti motivazioni: “illustre figlio della terra marchigiana, il riconoscimento per la capacità di aver coniugato una scelta di vita semplice e modesta in ossequio delle regole francescane con la vivacità intellettuale e l’alto livello raggiunto nel campo dell’archeologia biblica, con importanti scoperte nei luoghi della Terra Santa, culla del Cristianesimo”.

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