Offida aderisce alla rete dei Comuni Rifiuti Zero

di REDAZIONE –

OFFIDA – L’Amministrazione comunale lo aveva annunciato qualche mese fa, Offida sarebbe diventata un Comune Rifiuti Zero. E la delibera non si è fatta attendere: da oggi Offida seguirà i dieci passi che conducono verso Rifiuti Zero, cioè quei piccoli grandi gesti quotidiani che consentono all’Amministrazione e ai cittadini di ridurre la produzione di rifiuti: dalla corretta differenziazione al riciclo, passando per il riuso e per l’adozione di uno stile di vita sostenibile. La gestione dei rifiuti non è un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto è il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.

Il Comune intende quindi promuovere la diffusione del compostaggio domestico, l’eliminazione delle stoviglie e bottiglie in plastica, anche attraverso la creazione di una Stoviglioteca, dove si possono noleggiare piatti e bicchieri per piccole feste o sagre, così come l’utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia). Per questo gli studenti di tutte le scuole di Offida sono stati dotati dall’Amministrazione di una borraccia, che ha consentito in poco tempo di risparmiare migliaia di bottiglie di plastica.

Inoltre si intende promuovere l’acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, nonché la sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili in cotone. Queste attività saranno realizzate anche attraverso il progetto Ambiente Bene Comune, già attivo a Cupra, Grottammare e San Benedetto, che coinvolge tutti gli esercenti in un costante processo di riduzione degli imballaggi.

Particolare attenzione sarà dedicata alle attività di riuso e riparazione: molti oggetti che non usiamo più, come mobili, vestiti, elettrodomestici, possono essere riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in tutto il mondo.

Fa parte di questa strategia, infine, l’avvio di campagne di sensibilizzazione nelle scuole e nei quartieri, volte, tra l’altro, a promuovere la sostituzione di oggetti e beni non riciclabili con beni durevoli, riciclabili o compostabili, anche attraverso la realizzazione di specifici laboratori del riuso e corsi di formazione sulla riparazione.

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