Stoccaggio gas, Urbinati ribadisce il no alla proroga della Via a Gas Plus. E fa un appello ai pentastellati

di REDAZIONE –

Urbinati: «La società ha fatto richiesta per il rinnovo dell’autorizzazione senza informare la Regione che si è già espressa in più di un’occasione in modo contrario» –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ex impianto di stoccaggio del gas di San Benedetto del Tronto: il capogruppo in Consiglio regionale, Fabio Urbinati, ribadisce il no alla proroga della Valutazione di impatto ambientale (Via), richiesta da Gas Plus, società proprietaria della struttura. Ed il consigliere lancia un appello ai colleghi pentastellati affinché sostengano con i propri parlametari e con il ministro all’Ambiente, Sergio Costa, la tutela della salute dei cittadini di San Benedetto e la salvaguardia dell’ambiente. «Gas Plus senza informare la Regione Marche ha inviato la richiesta di proroga della Via al ministero dell’Ambiente, nonostante già da tempo sia i Comitati cittadini sia il Consiglio e la Giunta regionale, con diversi atti e documenti, abbiano affermato la totale contrarietà alla ripresa dell’attività dell’impianto. – afferma il capogruppo Urbinati – Mi rivolgo anche ai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, che non perdono occasione per rimarcare il loro ambientalismo, perché invitino il ministro Costa, esponente del loro Governo, a non autorizzare la proroga».

«Ricordo – aggiunge Urbinati – che in occasione della questione delle trivellazioni in Adriatico il Pd Marche ed il sottoscritto non esitarono un attimo a mettersi contro il Governo Renzi, promuovendo il referendum contro le trivelle, e mi aspetto dunque un comportamento simile da parte dei consiglieri Cinquestelle, in particolare dagli esponenti del Piceno che si dicono molto sensibili alle tematiche ambientali. Questa Giunta regionale, dal canto suo – sottolinea Urbinati – ha espresso già il diniego definitivo al progetto di stoccaggio del gas nell’impianto di proprietà di Gas Plus che sarebbe devastante per la comunità della Riviera delle Palme. Per quanto mi riguarda, – conclude il capogruppo – rilancio, inoltre, la battaglia affinché l’area sia interamente bonificata e non rimanga un ammasso di ferraglia a ridosso di case, scuole ed imprese in una zona già congestionata dai centri di lavorazione e smistamento delle macerie del terremoto».

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