Madonna del Soccorso e Mazzoni, nessun accorpamento estivo grazie a nuove assunzioni

di REDAZIONE –

Urbinati: «L’unione dei reparti non avviene più dal 2016 ma è inaccettabile che l’Asur Marche arrivi a trovare soluzioni sempre all’ultimo minuto, mi aspetto maggiore capacità di programmazione dei budget per l’Area Vasta 5» –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Scongiurato, anche per quest’estate, l’accorpamento dei reparti dell’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto e del Mazzoni di Ascoli Piceno, grazie all’assunzione di personale. Precisa, però, il capogruppo in Consiglio regionale, Fabio Urbinati: «L’accorpamento non avviene più dal 2016 grazie all’intervento della Regione Marche, ma non è dignitoso che l’Asur Marche arrivi sempre all’ultimo minuto per garantire la copertura di servizi ai cittadini che dovrebbero rientrare nell’ordinaria amministrazione. Chiedo una migliore capacità di organizzazione del budget da parte dell’Azienda sanitaria regionale. Al direttore dell’Area Vasta 5, Cesare Milani, chiedo di alzare la voce perché l’Area Vasta picena non sia in fondo alle priorità dell’Asur».

Sulla gestione del budget da parte dell’Asur,  il capogruppo rincara la dose: «Voglio con forza stigmatizzare il modo di procedere dell’Asur Marche che ancora oggi non riesce nella sua programmazione di spesa a garantire la copertura dei turni di ferie dell’Area Vasta 5. Il fatto che siano aumentati i posti letto nelle strutture del territorio piceno, mi riferisco in particolare al Madonna del Soccorso con i nuovi posti a Geriatria (38) e Cardiologia (12) non può essere il  capro espiatorio sia per la mancanza di medici sia per la difficoltà nella turnazione delle ferie estive. Il potenziamento dei reparti del Madonna del Soccorso – sottolinea Urbinati – ha significato la restituzione alla struttura di ciò che le era stato tolto, riportandola dunque a regime».

«Bene, quindi, le assunzioni previste di 29 infermieri, 4 ostetriche, vista l’importanza del punto nascita di San Benedetto, di un assistente e di 2 unità di personale Ooss, per garantire il mantenimento e la piena funzionalità dei reparti. E bene ha fatto la Cgil, con il suo segretario generale, Maria Calvaresi – prosegue Urbinati –, ad alzare la voce, esercitando il suo autentico ruolo di sindacato, per ottenere quanto spetta di diritto ai lavoratori ed ai cittadini perché abbiano servizi adeguati. Invito anche il direttore Milani a farsi sentire, come faccio e farò io stesso – conclude il capogruppo – affinché non ci si debba più trovare in una situazione del genere e perché non si debba più sentire parlare di accorpamento dei reparti del Madonna del Soccorso e del Mazzoni, come avveniva prima del 2016. Un’ipotesi di ritorno al passato sarebbe inaccettabile ed ingiusta verso i cittadini».

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