Messner contro Jovanotti, il concerto della discordia

di ROSITA SPINOZZI –

La natura va tutelata e il silenzio della montagna è sacro. Perciò “apriti cielo!” quando il celebre alpinista Reinhold Messner è venuto a sapere che l’altrettanto celebre cantante Jovanotti ha fissato per il 24 agosto un concerto in alta quota a Plan de Corones, in quel di Bolzano, a 2.300 metri di altezza. Trattasi dell’unica “tappa  montana” del Jova Beach Party, evento musicale itinerante sulle spiagge italiane, concretizzato con il consenso del Wwf. L’idea non è assolutamente piaciuta a Messner il quale ha subito manifestato il proprio disappunto nei confronti dell’iniziativa, e non del cantante, perché secondo lo scalatore “in montagna si viene a cercare il silenzio ed un concerto porta solo rumore, pertanto si tratta di una decisione priva di senso”. Jovanotti dal canto suo, sempre rispettoso dell’ambiente, lancia segnali di pace a Messner sotto forma di rassicurazioni sul fatto che lo show non avrà alcun impatto negativo nei confronti di un luogo già fortemente antropizzato e modellato secondo le regole del turismo di massa, come ha ribadito lo stesso Wwf.

Lungi da Jovanotti discutere di montagna con chi della montagna è uno dei più alti esponenti, ma da parte sua si sente giustamente legittimato ad esprimere un parere sui concerti e sul suo rispetto nei confronti della natura. Tant’è che il concerto previsto il 16 luglio da Torre Flavia di Ladispoli (Lazio), traslocherà a Cerveteri proprio per non disturbare la nidificazione dei fratini, rara specie di uccelli. Figuriamoci, quindi, se si permetterebbe di compromettere la pace di Plan de Corones se non fosse consapevole del fatto che si tratta di una zona turistica, pertanto luogo ormai “abituato” ad accogliere persone ed eventi. In altre parole la montagna in questione ormai da vari decenni non è più come le altre, infatti vengono praticati sport invernali e si è sviluppata in loco una vera economia espressa su vari fronti. Non a caso il futuristico Museo della Montagna realizzato da Messner rientra proprio in uno dei suddetti investimenti economici.

La coscienza di Jovanotti è quindi tranquilla e, a parer suo, Messner dovrebbe dormire sonni tranquilli. Ma non è così. E a dare supporto alle sue perplessità, leggiamo in rete i commenti di Paolo Cognetti, scrittore esperto di montagna e appassionato di trekking, per il quale “sarebbe auspicabile un passo indietro di Jovanotti perché la troppa folla impedisce di respirare alla montagna”. Dello stesso parere lo scrittore e scalatore Mauro Corona che, senza tanti giri di parole, dice che in questo caso «non si tratta di intoccabilità della natura, ma di rispetto. Perché esistono vari generi musicali e quello di Jovanotti “percuote la montagna”». Ma Jovanotti non demorde, anzi sottolinea la bellezza dell’iniziativa ed il suo relativo approccio ambientale assolutamente rispettoso della montagna. Non sarà un concerto a turbare la tranquillità di Plan de Coronas, Jovanotti ne è più che sicuro e tende la mano in segno di pace a Messner. Magari la montagna apprezzerà e per un po’ di tempo il silenzio infranto porterà nell’aria il ritmo di tante persone unite dal canto. Oppure no. Chissà? Ai posteri l’ardua sentenza.

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