Bebe Vio, campionessa nello sport e nella vita

di ROSITA SPINOZZI –

Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio, detta Bebe, è una ragazza straordinaria che conserva tutta la freschezza dei suoi ventidue anni, e ha imparato ad affrontare le vicissitudini della vita con il sorriso sulle labbra. Per la cronaca Bebe è una schermitrice italiana, campionessa paralimpica – mondiale ed europea in carica di fioretto individuale – tra le più famose e amate a livello internazionale. I suoi trionfi sportivi sono noti a tutti, quello che invece mi piace mettere in risalto è la sua incredibile personalità che, unita ad una buona dose di coraggio e determinazione, fa di lei una persona veramente speciale alla quale è impossibile non voler bene. Bebe ha un sorriso contagioso e i suoi occhi azzurri si illuminano quando parla. È molto giovane eppure la vita le ha fatto conoscere il suo lato più duro: è la prima schermitrice a gareggiare con protesi a tutti e quattro gli arti a causa della meningitre che l’ha colpita nel 2008, mettendo seriamente a rischio la sua vita.

Bebe praticava scherma dall’età di cinque anni e, nonostante la perdita degli arti, non ha pensato neanche un attimo di fermarsi. Ieri sera, ospite a “Che tempo che fa” ha ricordato il momento in cui ha dichiarato la sua ferrea volontà di avere ugualmente un futuro nel mondo della scherma suscitando l’incredulità e lo scetticismo generale di chi l’aveva in cura. Bebe lo ha raccontato con il sorriso sulle labbra, così come fa sempre quando condivide i suoi ricordi insegnandoci quello che molto spesso dimentichiamo, ovvero che nella vita bisogna sempre e comunque andare avanti. Spesso anneghiamo tutti in un bicchiere d’acqua, Bebe invece si è trovata davanti l’oceano e, nonostante il comprensibile sgomento iniziale, è rimasta eroicamente a galla. La sua determinazione, alimentata dall’intelligenza e dall’immenso affetto dei suoi genitori Ruggero e Teresa, l’ha portata ad essere una vera campionessa non solo nello sport ma anche nella vita. Le cicatrici che le solcano il volto non ne compromettono affatto la bellezza, perché Bebe brilla di luce propria e il suo entusiasmo per la vita è contagioso.

Tra i suoi maggiori traguardi sportivi ci sono le Paralimpiadi di Rio de Janeiro dove, oltre a salire sul gradino più alto del podio, Bebe ha superato se stessa vincendo tutti e cinque gli incontri del girone A per 5-0. Era il 2016, anno in cui ha pubblicato il suo libro “Mi hanno regalato un sogno” (edito Rizzoli). Ma in realtà il sogno lo ha regato lei a noi. Perché Bebe è una persona meravigliosa, un fulgido  esempio di vita, un punto di riferimento tra i più alti e virtuosi per i giovani. In un’epoca in cui tutti sembrano essere annoiati e tutto si consuma in fretta, Bebe appare come una luce che indica un cammino ben preciso al quale tutti dovrebbero allinearsi. È il cammino della vita, quella vissuta da protagonisti e con quel pizzico di ironia necessaria per “alleggerirsi” un po’ (Calvino docet). Infatti non c’è da stupirsi se Bebe ieri abbia scherzato con Fabio Fazio sull’Eskere, uno dei gesti più in voga fra gli adolescenti che indica il saluto. Fazio le ha chiesto “lo conosci?” e lei ha prontamente risposto: «Eh, mi devo fare la mano che lo fa». Come non amarla? Straordinaria Bebe.

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