“Pontino lungo” di San Benedetto, i provvedimenti presi dopo l’episodio dell’accoltellamento

di REDAZIONE –

Definite alcune misure volte a scoraggiare l’uso del tunnel da parte di malintenzionati –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A seguito del ferimento a colpi di coltello di un uomo avvenuto nella serata di sabato nel sottopasso ferroviario situato all’altezza della stazione, meglio noto come “pontino lungo”, il sindaco Pasqualino Piunti ha convocato stamane un vertice con i referenti comunali e delle società partecipate per mettere a punto alcune misure finalizzate a scoraggiare malintenzionati dal frequentare il tunnel. Erano presenti anche i rappresentanti del Comitato di quartiere Marina centro guidati dalla presidente Elena Piunti. Quanto prima Picenambiente provvederà ad un intervento radicale di sanificazione del tunnel che spesso viene utilizzato come bagno pubblico, mentre Azienda Multi Servizi si organizzerà per una pulizia delle pareti dagli imbrattamenti, operazione che potrebbe coincidere con la realizzazione di un progetto, svolto insieme al CentroGiovani, finalizzato ad affidare a giovani writers la decorazione del tunnel.

Sarà potenziata l’illuminazione, già a buon livello, con l’installazione di ulteriori fari ai due ingressi del pontino, mentre per quanto concerne la videosorveglianza è stato ricordato che il progetto complessivo prevede nei successivi passaggi attuativi l’installazione di due telecamere puntate sulle rampe che portano al tunnel.

La Polizia Municipale inoltre intensificherà i controlli con la presenza costante di un agente nella zona del pontino lungo dalle 8 alle 20. «Ho già avuto contatti con la Prefettura e i vertici delle forze dell’ordine – ha spiegato al termine dell’incontro il sindaco Piunti – e mi hanno garantito un impegno particolare sia per risalire ai responsabili dell’aggressione sia per un controllo più serrato di quanto accade in quell’area. É chiaro però che, se la situazione non dovesse normalizzarsi, riprenderemmo subito in considerazione l’ipotesi della chiusura notturna, misura estrema che sottrarrebbe alla pubblica fruizione un importante collegamento tra due aree della città divise dalla ferrovia ma che resta sempre un’opzione percorribile».

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