Ascoli Piceno, il programma delle celebrazioni per la Festa della Liberazione

di REDAZIONE –

Il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Paolo D’Erasmo, invita i giovani a partecipare

ASCOLI PICENO – Come ormai lunga e apprezzata tradizione, la Provincia insieme al Comune di Ascoli Piceno e l’A.N.P.I. provinciale, hanno organizzato solenni momenti per celebrare il 73° anniversario della Liberazione e fare memoria di quei fatti, per i quali la Provincia e la città capoluogo sono state insignite della medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana. Una data, quella del 25 aprile 2018, particolarmente significativa perché cade nel 70° anniversario della Costituzione della Repubblica.

La giornata di mercoledì si aprirà alle ore 9 con la deposizione della corona dinanzi al Palazzo del Governo, in Piazza Simonetti, quindi le autorità civili e militari convenute si sposteranno a Piazza Roma dove, alle 9,15, sarà deposta una corona sul monumento ai caduti. Successivamente, alle ore 9,30, le autorità si recheranno a Colle San Marco dove, alle 10, dopo la deposizione della corona sul cippo e sul sacrario ai caduti per la Resistenza e la resa degli onori ai caduti, saranno pronunciati gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni.

Prenderanno la parola il Prefetto di Ascoli Piceno dott.ssa Rita Stentella, il Presidente della Provincia Paolo D’Erasmo, il Sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli e il Presidente del Comitato provinciale A.N.P.I. Pietro Perini. Chiuderà la giornata, alle ore 11, la celebrazione della Santa Messa in memoria di tutti i caduti.

«Invito i giovani a partecipare numerosi alle celebrazioni del 25 aprile accanto alle istituzioni e alle rappresentanze della comunità locale – dichiara il Presidente della Provincia D’Erasmo – i valori fondamentali di democrazia, libertà e antifascismo su cui si fonda la nostra Costituzione e che sono costati il sacrifico di tanti, vanno costantemente difesi e attualizzati. In tale prospettiva, le giovani generazioni rappresentano i custodi di questi principi per un futuro di pace, progresso e civile convivenza».

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