“Trecentosessantacinque (giorni) d’arte” con le opere di Procopio al Tacconi Art Space

di ROSITA SPINOZZI –

ASCOLI PICENO – C’è all’orizzonte un appuntamento imperdibile per il territorio piceno e per gli appassionati d’arte: la mostra di Pino ProcopioTrecentosessantacinque d’arte”, a cura di Giuseppe Bacci, che verrà inaugurata venerdì 19 gennaio alle ore 18,30, all’interno dello spazio espositivo Tacconi Art Space delle Grafiche Tacconi di Ascoli Piceno, in collaborazione con L’Idioma Centro d’Arte. Oltre la presentazione del calendario-catalogo 2018 delle Grafiche Tacconi, giunto quest’anno alla diciannovesima edizione, l’evento vedrà la partecipazione di Pino Procopio (nato a Guardavalle Catanzaro nel 1954, naturalizzato abruzzese), pittore, scultore e illustratore esponente del figurativismo, con studi artistici iniziati a Catanzaro e ultimati a Roma dove, nel 1982 si è laureato in architettura all’Università La Sapienza di Roma. È conosciuto dal vasto pubblico come disegnatore e pittore con un linguaggio sui generis, attraverso il quale ha sviluppato una sua personale tematica artistica pervasa da una vena altamente ironica, per lo più animata da personaggi felliniani, stralunati, con toni grotteschi e caricaturali, dai corpi e volti deformati. I suoi quadri sono scenografie teatrali, visioni bizzarre, affollate da figure dalle forme straripanti e vivificati da colori puri, vivacissimi e prepotenti come quelli di un bambino.

Trecentosessantacinque (giorni) d’arte è l’augurio che sintetizza l’annuale calendario-catalogo delle Grafiche Tacconi: una valida collaborazione tra arte e industria, testimoniata del proficuo dialogo interdisciplinare. Irresistibile il calendario-catalogo, che si presenta come tante piccole briciole pittoriche di argomento estetico, raccolte in immagine. Una “raccolta” gustosamente ironica ed erudita, in cui Pino Procopio mostra il suo mondo e l’arte di cui è portavoce. Le sue opere sono metafore del vissuto quotidiano attraverso colore, forma, luce, tratto ironico, segno grafico, che portano in direzione e luogo determinati dell’iconografia artistica novecentesca fino alle avanguardie storiche (George Grosz, Otto Dix, James Ensor, Heinrich Hoerle, Mino Maccari). Procopio respira magie medievali e sperimentazioni contemporanee, così da articolare la sua arte con il pensiero, per esprimerlo attraverso figure e forme simboliche, ottenendo grandi consensi  di pubblico e critica.

Il calendario-catalogo, edito dalle Grafiche Tacconi, con testi di Giuseppe Bacci, Costanzo Costantini, Folco Quilici, Mariastella Margozzi e con dedica dell’artista, sarà offerto ai presenti. Ad allietare la serata inaugurale penseranno le delizie di Picenum Tour, gli chef Daniele Citeroni dell’Osteria Ophis e Andrea Mosca del Ristorante Marili. Spazio anche alla musica live con lo Special Jam Trio.
La mostra sarà visitabile fino al 23 febbraio 2018, nei giorni feriali in orario pomeridiano dalle 16 alle 18,30.