Swatting, falso allarme ai servizi di emergenza

di DANIELE MOSCATI –

Immaginate di trovarvi a casa, seduti comodamente sul divano, a giocare con il vostro gioco online preferito quando, all’improvviso, vi piomba la Polizia dentro armata di fucili d’assalto e scudi antisommossa. La vostra reazione sicuramente non sarebbe gioiosa. Il fenomeno di cui sto parlando si chiama Swatting.

Nasce negli USA e consiste nel chiamare la Polizia per informarla di una finta possibile situazione pericolosa, richiedendo quindi l’intervento delle forze speciali. Il tutto a discapito della povera vittima che, senza sapere nulla, si ritrova in una situazione pericolosissima.

Solitamente questa tecnica  – affiancata al Doxing, ovvero all’acquisizione del numero di domicilio della vittima ed altre sue informazioni personali – viene considerata come un vero e proprio atto di terrorismo, dato che vengono sprecate risorse molto costose e permette di “distrarre” l’attenzione delle forze dell’ordine verso un qualcosa di inesistente (facilitando quindi le azioni illegali da parte di un attaccante).

Che cosa c’entra tutto ciò con i videogiochi? Purtroppo questo fenomeno è molto popolare tra i videogiocatori: immaginate di trovarvi in una partita online e state performando alla grande. Un’altra persona si arrabbia perchè non riesce a giocare bene quanto te e, per ripicca, chiama la Polizia per farti uscire dalla partita o per far sì che tu perda.

Un altro esempio molto popolare: siete uno streamer, siete in una diretta live ed avete molti spettatori che la stanno seguendo. Una persona, per scherzo, vi manda la Polizia dentro casa solo per guardare la vostra reazione, mettendovi quindi in imbarazzo e soggezione davanti a tutti i vostri spettatori.

Come avete ben constatato le motivazioni sono molto blande, ovvero per vendetta personale o per fare un semplice scherzo. A proposito di quest’ultimo, pochi giorni fa è stato uccisa una persona innocente che non aveva nulla a che vedere con i due contendenti.

Purtroppo casi di questo genere vanno di moda nello Stato in cui è nato il fenomeno. Sono molto pericolosi sia per la vittima, che è costretta a eseguire ordini sotto una grande pressione, sia per la Polizia, dato che è stata informata di una situazione falsa e quindi è pronta anche per uccidere una persona che non ha fatto nulla di male, se non giocare. Negli Stati Uniti il procurare falsi allarmi ai servizi di emergenza è un reato punibile con la reclusione, ed è considerato reato anche in altri Stati.